Genitore single: Come riorganizzare la vita familiare e rendere partecipi i propri figli in questo nuovo progetto?

Tempo di lettura: 4 min

Separarsi quando abbiamo vissuto insieme per anni ed abbiamo fondato una famiglia che credevamo invincibile è una dura prova… Ma ciò che fa ancora più paura è affrontare la vita quotidiana da soli,  gestire le sofferenze e le paure della nostra prole dovute alla separazione, il ritmo sfrenato della vita quotidiana…

Tutto si inclina, si sconvolge, cambia. Tutto tranne una cosa: la genitorialità. E sì! Siamo e resteremo genitori a prescindere da tutto 🙂

La buona notizia è che non ci sono solo svantaggi in questa situazione. Ora che sei l’unico/a padrone/a a bordo della barca, potrai finalmente decidere senza essere contestato/a, proporre senza essere messi da parte, esprimere le tue profonde convinzioni senza essere messo/a in discussione… Sei finalmente libero/a! Libero/a di riorganizzare la tua vita familiare come meglio credi, in cui i vostri figli hanno un ruolo essenziale.

5 punti chiave per organizzare questa nuova vita

1 – Chiarire le aspettative di ogni membro della famiglia

Dopo una separazione, le aspettative si evolvono al cambiare della situazione. Quindi non possiamo continuare a vivere come una famiglia senza ridiscutere o cambiare nulla. Questo è il momento di provocare una discussione in famiglia e di fare il punto su ciò che ognuno si aspetta da questa nuova situazione. Puoi iniziare con le tue aspettative per aprire la discussione. Per esempio: “Ora che sono l’unico genitore a casa, ho bisogno del vostro aiuto nelle faccende domestiche…”. Lasciare che tutti si esprimano permetterà a tutti di capirsi. Questo spazio di parola dedicato a tutti permette a tutti di sentirsi ascoltati e compresi, e quindi di sentire e capire gli altri.

2 – Costruire un nuovo ambiente che sia fermo e benevolo

Si tratta di ascoltare e rispondere ai bisogni dei vostri figli sul piano dell’affetto, della sicurezza e dell’appartenenza, in modo che continuino a crescere nonostante la vostra separazione. Dovete dar prova di pazienza, di tolleranza, di ascolto, di sensibilità e di sostegno nei loro confronti. Questa è la benevolenza.

Sì, ma voi in tutto questo? E i vostri bisogni? Chi li capisce?

È qui che la fermezza sarà tanto necessaria quanto la benevolenza. Stabilirà le regole e i limiti di cui il bambino ha bisogno per svilupparsi in tutta sicurezza e per raggiungere il pieno potenziale. Si tratta di prendere accordi con i vostri figli e di rispettarli, di prendervi cura di voi stessi, in particolare esprimendo i vostri bisogni ai vostri figli in modo che siano ascoltati e rispettati (per esempio: “Ho bisogno di un po’ di calma, potete lasciarmi solo/a per qualche minuto”?) .

La fermezza e la premura simultaneamente sono i pilastri della Disciplina Positiva di Jane Nelsen e sono l’equilibrio tra uno stile educativo autoritario e uno permissivo, un equilibrio che vi permetterà di trovare più facilmente un terreno comune e allentare le tensioni familiari.

3 – Serenità e sicurezza, le vostre due nuove parole chiave

Smettete di litigare con il vostro ex-partner! Lasciate il posto a un clima più sereno, anche se le tensioni rimangono. L’atmosfera di tranquillità deve diventare la vostra principale preoccupazione. Ascoltare, rimanere pazienti, rispettare i vostri figli (i loro bisogni, i loro ritmi, i loro desideri) sono qualità di cui raccoglierete i frutti nel rapporto con la vostra prole, se le seminerete.

La separazione, soprattutto se avviene nel caos, può, per un certo periodo, mettere in pericolo l’attaccamento sicuro dei vostri figli. È quindi essenziale ricordare, e soprattutto mostrare loro, che li amate, che non sono responsabili di questa situazione e proteggerli dai vostri conflitti con l’ex coniuge (anche se vorreste tanto prenderli in ostaggio).

Infine, pianificare in anticipo le routine quotidiane, quelle serali, quelle mattutine, le date dell’alternanza della custodia, li renderà più sicuri.

A poco a poco, si sentiranno sempre più fiduciosi, in pace e sicuri.

Non è facile rimanere sintonizzati quando il tempo manca, quando ci si trova da soli a dover gestire una famiglia, una vita quotidiana, una casa. Ma dovremo provocare questi momenti di ascolto, di condivisione. La qualità è più importante della quantità! In altre parole, non siate troppo ambiziosi e lasciatevi andare con 5 o 10 minuti al giorno di scambio pianificato. Sarà un buon inizio. Per esempio, potete integrare questo tempo di scambio nella vostra routine quotidiana per discutere della vostra giornata. Il fine settimana in cui tenete la prole, avrete tutto il tempo per pianificare un tempo di scambio più lungo.

Jane Nelsen in Disciplina Positiva parla del tempo di scambio in famiglia, il Family Exchange Time (FET), che è molto efficace nelle famiglie monoparentali. Consiste in 4 passi principali:

1 – Fare un giro di apprezzamenti: “Grazie per ….” . Sono sei lettere, sei lettere che cambiano la vita. È la gratitudine. Quello che aiuterà ogni membro della famiglia a concentrarsi sulle cose positive della propria vita e a distoglierlo dai difetti causati dalla separazione.

2 – Parlare di cosa sia il problema. Questo permetterà a tutti di essere ascoltati nei loro problemi e di sentirsi rispettati.

3 – Cercare soluzioni in famiglia per ogni problema sollevato, selezionarne una, provarla per un tempo x al fine di migliorare la situazione.

4 – Pianificare una gita familiare basata sul desiderio di tutti di finire con una nota positiva, che in più farà anche venire voglia a tutti di rinnovare questi momenti di scambio.

5 – Rivedere le priorità

Non c’è modo di diventare una wonder-woman o un superuomo! Tanto più che nessuno vi darà la medaglia del supereroe che riesce a gestire tutto in una volta adesso che siete ormai soli. Dovrete quindi rivedere le vostre priorità e distinguere tra quello che è urgente e quello che non lo è, e tra quello che è importante e quello che non lo è. Inutile dire che butterete via ciò che non è né importante né urgente! Si chiama “lasciar perdere”. Una volta che avrete fatto la vostra lista, potrete finalmente gestire le cose una per una e chiedere aiuto ai vostri figli. Delegare sarà un alleato. Pensateci!

Pubblicato da Eve Aboucaya

Eve A. è laureata in scienze dell'educazione ed è mamma di 3 bambini. È inoltre un coach certificato autore e fondatore di Positiv'Up e forma genitori ed insegnanti in Disciplina Positiva.

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