Co-genitorialità: come affrontare la questione della paghetta?

Tempo di lettura: 3 min

Non si contano le domande che ci si fa quando si è genitori e si vuole fare la cosa giusta… e a volte sembra ancora un po’ più complicato quando si è separati. Fa parte delle gioie della co-genitorialità.

Per esempio, la paghetta! Non siamo sempre sicuri di noi su quanto dare o su quando cominciare. Allora come spiegare il valore del denaro ai propri figli?

Hai previsto che questo, in seguito ad una rottura, potesse portare a dei conflitti con il co-genitore?

Ti suggeriamo di dare una rapida occhiata alla questione della paghetta, proponendo alcune riflessioni per evitare di inviare messaggi negativi ai tuoi figli.

Virtù pedagogiche

I soldi si guadagnano! E questo è ciò che i tuoi figli imparano quando i genitori cominciano a dare loro la paghetta. Scopriranno allora, con l’aiuto di entrambi, il valore del denaro e lo “sforzo” necessario per ottenerlo: per esempio, partecipando ai lavori domestici a loro accessibili.

Inoltre, responsabilizzerete i vostri figli fissando – insieme a loro – alcune regole, di gestione e spesa, che favoriranno in loro lo sviluppo del senso di autonomia, e quindi di autostima.

A proposito, vi raccomandiamo di attenervi al buon vecchio metodo del salvadanaio! Perché? Perché visualizzare il proprio gruzzolo ed imparare a usare le diverse monete e banconote mentre scambiate i soldi con loro… È l’inizio del risparmio.

Paghetta: da quando e quanto dare?

È difficile consigliarvi su questo punto. Non c’è una regola assoluta. Alcuni genitori iniziano appena il loro bambino inizia la prima elementare, altri più tardi…

In effetti, si tenderebbe a raccomandare di aspettare che i vostri figli abbiano acquisito le loro prime nozioni di matematica. Questo gli permetterà di immaginare correttamente le addizioni e sottrazioni, ma non si tratterà di gestire un budget.

A questa età, si raccomanda un ritmo breve (ogni settimana) e un importo basso (una piccola moneta: 50 centesimi o 1 euro).

Più tardi, nell’adolescenza per esempio, potrete stanziare un budget un po’ più grande, dando allo stesso tempo delle responsabilità al vostro adolescente: “Con questo budget, devi essere autonomo nelle tue uscite”… Questo gli insegnerà precisamente come fare dei compromessi e contribuirà ad una buona comprensione del valore del denaro.

Quindi optate per una gestione mensile ed un importo in linea con le responsabilità di bilancio che gli darete.

(Per esempio, se deve pagare la ricarica del cellulare, l’abbonamento ai mezzi e le sue uscite è chiaro che 10 euro non saranno sufficienti)

Imparerà allora a fare i conti, la nozione di pagamento ricorrente ed eviterà a tutti i costi il fuori bilancio!!! Wow!

E la paghetta quando si é genitori separati?

Per quanto riguarda i genitori separati, tutto questo rimane ovviamente valido.

Basta fare attenzione ad una cosa: l’accordo tra i genitori!

Con o senza custodia alternata, datevi delle regole per sapere chi dà la paghetta e quando.

Per evitare qualsiasi conflitto su questo tema è preferibile che entrambi diate esattamente lo stesso importo, in modo trasparente. In questo modo, nessun dei due potrà essere biasimato per la sua mancanza di coinvolgimento in questo argomento; al contrario, sarà un modo per affermare il vostro ruolo nell’educazione quotidiana di vostro/a figlio/a, anche se non vivete con lui/lei a tempo pieno!

Un ultimo consiglio: evitate di fare credito ai vostri figli, la pazienza e la frustrazione fanno parte del processo di apprendimento quando ricevono la paghetta.

Pubblicato da Team Share(d)

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